PROGETTO

Il progetto Chi è il maestro del lupo cattivo? è incentrato sul tema dell’utilizzazione dell’immagine della donna nella pubblicità e quindi delle radici culturali e sociali della violenza sulla donna attraverso questo mezzo di “comunicazione obbligatoria”.  Esso è basato principalmente sulla ricerca fotografica realizzata per le strade di Milano (ma riguardanti campagne di diffusione nazionale apparse sicuramente anche nel vostro territorio), a partire dal 1990 e concluse, nella parte di ricerca sistematica di immagini, ad aprile del 2010. L’archivio – unico nel suo genere – contiene oltre 3.500 immagini in bianco e nero e a colori e documenta artisticamente oltre 450 campagne pubblicitarie.

L’argomento è sempre più sentito da ampi strati della popolazione e sempre più urgente diventa la necessità di far crescere la consapevolezza collettiva e diffondere iniziative che portino ad una “alfabetizzazione” rispetto ai linguaggi della comunicazione, partendo dalle scuole e dalle famiglie, per arrivare a tutti coloro che, a vario titolo, si occupano professionalmente di comunicazione.

Il lavoro, che comprende la mostra fotografia, convegni e seminari per adulti e studenti,  prende la città di Milano come campione significativo ma tende ad evidenziare il fenomeno ben diffuso su scala nazionale dell’utilizzazione dell’immagine della donna per ogni tipo di messaggio: migliaia di donne nude, provocanti, allusive, città invase di sederi, seni, cosce, labbra ammiccanti. La donna come oggetto, consumabile, addirittura commestibile! Centinaia di corpi femminili in sovraesposizione: “femmine al muro”.

Un bombardamento di immagini sulle fiancate dei tram, sulle facciate dei cantieri, dietro ogni curva. Immagini a cui non possiamo sottrarci e a cui nessuno pare più far caso ma che messe insieme diventano un terribile boomerang contro la lotta per l’affermazione dei diritti della donna che ancora oggi viene faticosamente portata avanti.

La divulgazione del progetto ha avuto il suo culmine in un articolo con circa 300 fotografie sulla rivista Diario del mese, speciale dedicato allo stupro dell’ottobre 2006, e su Liberazione sullo speciale del 29 luglio 2007.

Durante il World Social Forum di Porto Alegre tenutosi nel 2005, questo lavoro è stato definito dall’euro-parlamentare Giulietto Chiesa “uno dei più significativi esempi di contro-informazione democratica del nostro paese”.

A giugno 2010 ho avuto il piacere di essere insignito dall’On. Emma Bonino del premio quale miglior artista italiano che svolge la propria opera contro la cultura della violenza sulla donna. Premio creato dalla commissione Pari e Dispare e consegnato all’Università Statale di Milano.

 

I numeri di un archivio non richiesto

• la prima foto è del 21 luglio 1990, l’ultima di ieri.
• l’archivio è composto da circa 4.000 fotografie che rappresentano oltre 630 campagne pubblicitarie.
• le foto sono state scattate quasi tutte su pellicole di medio formato 6×7 cm; alcuni rulli sono stati scattati in 35 mm.
• il 90% delle immagini è in bianco/nero, il 10% a colori.
• le opere esposte rappresentano tutte la città di Milano, tranne una sezione ripresa a Genova su commissione dell’Assessorato alle Pari Opportunità di quella Provincia.
• tranne questo “episodio” di Genova, nessun ente pubblico o privato, associazione o movimento ha mai sponsorizzato le riprese che sono state effettuate sempre a mie spese.
• le stampe in bianco/nero sono state realizzate da Parolini – Milano, quelle a colori e i montaggi da Arscolor – Milano.
• l’archivio fotografico costituisce la base di un ciclo di seminari e laboratori che svolgo nelle scuole e nelle università italiane sul tema della cultura della violenza sulla donna attraverso la pubblicità stradale.
• la stampa del catalogo fotografico della mostra – senza versamento di somme da parte mia – è stata rifiutata da oltre venti editori nazionali (per cui non chiedetemi più perchè non c’è un catalogo!)
• nel 2011 ho pubblicato (sempre a mie spese) il libro omonimo che racconta tutta questa esperienza.
• nel 2012 sono state prodotte su questo mio lavoro due tesi di laurea all’Università Bicocca di Milano.

 

Condividi:
  • Facebook
  • email
  • LinkedIn
  • Twitter
Copyright © Ico Gasparri 2011 - Chi ė il maestro del lupo cattivo? - P IVA 05561670968 - Credits